Oggi vi lascio alcuni consigli per mantenere i vostri ricci in splendida forma durante i caldi, e spesso umidi, mesi estivi.
L’estate è la stagione in cui è più importante mantenere i capelli elastici e morbidi e il primo fondamentale passo è sempre quello: IDRATARE.
I protagonisti della vostra routine di questo periodo devono essere leave-in, shampoo e maschere a idratazione intensiva.
In particolare, per quanto riguarda la routine di idratazione quotidiana consiglio di eseguirla in due steps:
Ciascun passaggio deve essere seguito da una buona manipolazione dei capelli.
Fate sempre seguire la fase idratante citata sopra da quella sigillante applicando un olio e poi un burro o una crema ricca. Questo permetterà al vostro capello di mantenere l’idratazione e lo proteggerà naturalmente dagli agenti esterni, sole in primis.
Se avete BASSA POROSITA’ prediligete componenti leggere come olio di vinaccioli, olio di mandorle, olio di cocco, burro di cacao.
Se avete ALTA POROSITÀ optate per componenti medie/pesanti come olio di avocado, olio di cocco, olio di ricino, burro di karité.
L’olio di cocco lo trovate in entrambi gli elenchi perché essendo penetrante riesce ad agire anche se le cuticole sono abbassate.
Chi ha POROSITÀ MEDIA può optare per ciò che più ritiene opportuno.
Se siete in difficoltà nella scelta dei prodotti potete affidarvi alle BOX POROSITÀ che contengono la routine completa.
Se non conoscete la vostra porosità leggete questo articolo e fate il test.
Mi raccomando, nella routine di idratazione e suo sigillamento oli e burri vanno applicati SEMPRE dopo la componente idratante.
Ricordate che:
Infine, due importanti promemoria:
Se avete preso nota di tutto non mi resta che augurarvi una buonissima estate!
Un abbraccio,
A.
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Una di queste è sicuramente LOC METHOD, nome di una routine che senza dubbio definisco “salva vita” per i capelli ricci, soprattutto se sono capelli afro.
Consiste nell’apportare idratazione al capello e fare in modo che questo la trattenga a lungo “sigillandola” con due componenti da applicare in successione: oleosa e cremosa-burrosa (o viceversa).
Poiché un’eccessiva disidratazione è la prima causa di rottura e di perdita di lunghezza, il vostro primo obiettivo deve essere trovare il modo per mantenere i capelli idratati.
Attraverso questo metodo potrete ottenere il massimo dalla vostra routine di idratazione, garantendo ai capelli che morbidezza, elasticità, corpo, forza, lucentezza durino a lungo.
Nella pratica consiste nell'applicare le tre componenti in successione, sui capelli divisi in sezioni:
L = agente idratante, es. acqua o leave-in idratante;
O= agente oleoso, es. olio naturale puro o olio spray (omogeneo o mixed);
C= componente cremosa burrosa, es. burro naturale o crema ricca.
A ogni applicazione manipolate bene i capelli per assicurarvi una distribuzione completa dei prodotti, guardate questo video per vedere come procedo io.
In base alla texture e alla porosità del capello è preferibile scegliere alcuni elementi piuttosto che altri e se avete capelli 4A - 4B- 4C vi consiglio nella fase L di utilizzare in successione sia l’acqua vaporizzata (1a) che il leave in idratante in lozione (1b).
Se avete capelli poco porosi, quindi con bassa capacità di assorbimento, alcune consistenze potrebbero non riuscire a penetrare rendendo i capelli più pesanti, perciò dovreste optare per textures leggere.
Al contrario per chi ha porosità alta sono indicati prodotti corposi perché in grado di riempire meglio la fibra del capello e rimanervi.
Per capire se i vostri capelli sono più o meno porosi fate il test:
In generale consiglio di utilizzare:
Noterete che l’olio di cocco è sempre presente, questo perché essendo estremamente penetrante riesce ad apportare benefici in tutte e tre le condizioni.
Relativamente a oli e burri ci tengo a dirvi che le indicazioni date riguardano soprattutto l’utilizzo senza risciacquo, mentre se si opera a caldo o in fase di trattamento intensivo da risciacquare è possibile superare i limiti di impiego da minor o maggior pesantezza delle componenti.
In questa pagina trovate info utili sulle caratteristiche delle principali materie prime consigliate per la cura dei capelli ricci e afro.
QUI invece trovate le BOX POROSITÀ, kit pronti che ho studiato per ottenere il massimo dalla sinergia dei principi attivi dei prodotti.
Esiste una variante del metodo LOC, chiamato metodo LCO (liquido-crema-olio), in cui si applica la crema prima dell’olio.
Il cambio di successione dipende dal rapporto di pesantezza tra C e O, per cui si applica prima il prodotto più corposo.
Generalmente chi ha bassa porosità e/o capelli fini opta per questo procedimento perché si trova a utilizzare spray e creme leggere, per cui l’olio (O) risulta il miglior agente per chiudere la procedura.
ATTENZIONE!
Non tutte le chiome hanno bisogno di eseguire i tre steps, infatti man mano che il riccio si allenta e ci si muove verso il mosso:
1) La capacità di ritenzione idrica aumenta;
2) La fibra capillare gradisce più leggerezza sia in termini di consistenza dei prodotti che di quantità.
Il principio da cui però non ci si deve allontanare è che all'idratante deve seguire un sigillante, quindi L e O rimangono fattori indispensabili. Resta ovvio che entrambi prendono forma nei prodotti più affini alle specifiche caratteristiche del capello.
Ora non vi rimane che sperimentare e se avete domande non esitate a scrivermi a academy@naturangi.it!
Buon lavoro!
A.
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In questo articolo della Academy vi parlo della porosità: in cosa consiste, conseguente comportamento del capello, gestione in base al livello e soprattutto COME SCOPRIRE LA PROPRIA. Se ancora non lo avete letto, vi consiglio di farlo prima di proseguire qui.
Oggi voglio soffermarmi su come scegliere i prodotti in base alla porosità che avete.
BASSA
Per i prodotti leave-in prediligete textures liquide e leggere, quindi spray liquidi, mousse e creme spray.
Limitate l’uso del gel perché attraversa le cuticole con grande difficoltà, se dovete ricorrervi diluite un po’ con acqua per agevolare la penetrazione.
Sia per i prodotti formulati che per le materie prime pure optate per componenti leggere come mandorle e vinaccioli e burri leggeri, come quello di cacao.
L’olio di cocco, vista la sua alta capacità penetrante può andare bene come componente ristrutturante proteica da utilizzare ogni tanto, ma va massaggiato bene.
Altri oli e burri più pesanti e corposi non sono da rifuggire, ma andrebbero utilizzati in determinate condizioni come ad esempio trattamenti pre-shampoo o condizionanti a caldo e coperti da cuffia di plastica.
Contrariamente a quanti molti pensano, il capello a bassa porosità tollera bene le proteine, ma non ne hanno bisogno con la stessa frequenza dei capelli a porosità media o alta perché le cuticole abbassate le trattengono meglio una volta infuse.
Optate per proteine idrolizzate, perché la texture liquida agevola la penetrazione e l’agente acqua aggiunge un effetto idratante.
Per quanto riguarda la pulizia di cute e capelli è necessario eseguirne un profonda 1 o 2 volte al mese, quindi munitevi di uno shampoo purificante.
MEDIA
I capelli sono ben predisposti a prodotti leave-in più corposi come lozione, latte e crema leggera, mentre per le formulazioni e materie prime avete più spazio di manovra in quanto la fibra accoglie bene sia prodotti leggeri (da applicare in quantità maggiori rispetto alla bassa p.), sia componenti a pesantezza media, sia componenti più pesanti che consiglio comunque di utilizzare nei trattamenti “a caldo”.
La pulizia profonda con shampoo purificante può essere fatta al bisogno e se i vostri capelli non si appesantiscono potete farla anche una volta ogni sei settimane. Per gli altri wash time vi consiglio l’utilizzo di uno shampoo idratante senza solfati una volta alla settimana, se dovete eseguire lavaggi intermedi optate per un co-wash o una crema detergente molto delicata.
Le componenti proteiche vanno aumentate perché le cuticole si aprono di più e quindi quanto apportato fuoriesce più velocemente.
La gestione dei capelli a porosità media è più simile a quello dei capelli a porosità alta, perché bisogna portare le cuticole ad abbassarsi in modo da trattenere le componenti e un primo passo è utilizzare prodotti a pH basso e condizionanti.
ALTA
I capelli hanno bisogno di componenti pesanti e texture molto consistenti, sia per quanto riguarda i prodotti già formulati che per quanto riguarda le materie prime.
È fondamentale che le cuticole si abbassino, affinché la fibra capillare abbia una buona capacità di ritenzione e l’idratazione venga ben sigillata.
I gel aiutano a disciplinare le cuticole, prediligete quelli idratanti perché vi aiutano a mantenere l’idratazione. Grandi alleati sono quelli a base di umettanti, come l’aloe vera, componenti in grado di assorbire l’umidità dall’aria e infonderla nel capello. Fate però attenzione ai mesi più freddi perché questa capacità può agevolare effetto crespo e perdita di definizione.
Per la detersione scegliete uno shampoo delicato senza solfati e con un pH basso, che vi aiuterà a mantenere chioma e cute pulite senza privarle dell’idratazione e degli oli del sebo di cui hanno bisogno.
Se dovete inserire lavaggi veloci tra un wash time a l’altro munitevi di co-wash o crema detergente delicata.
Per condizionare preferite le maschere ai balsami, perché nelle prime la dimensione molecolare degli ingredienti è più piccola e questo li aiuta ad arrivare più in profondità.
Per questo motivo si consiglia di applicare il balsamo dopo la maschera.
Tra i rimedi “casalinghi” per chiudere le cuticole è molto consigliato il risciacquo acido con un mix di aceto di mele e acqua. Balsamo risciacquato con acqua fredda: luminosità, sigilla idratazione, meno nodi.
I trattamenti proteici sono tra i pilastri della routine perché le fibre vanno riempite e ristrutturate frequentemente, soprattutto se l’alta porosità dipende da trattamenti chimici.
Tengo a specificare che queste sono indicazioni generali e le singole situazioni posso trovarsi declinate diversamente, soprattutto per il fatto che altre alla porosità entrano in gioco corpo del capello, densità della chioma e volume.
Un buon punto di partenza per iniziare a prendervi cura della vostra chioma è la BOX POROSITÀ, studiata per ottenere il massimo dalla sinergia dei principi attivi dei prodotti.
Mi raccomando di andare a leggere l’articolo di approfondimento sulla Porosità, indispensabile per avere una quadro completo del fenomeno.
Infine non dimenticate di fissare un consulto gratuito per farvi consigliare quali prodotti acquistare per la vostra routine.
Potete prenotarvi compilando questo form.
Al prossimo articolo,
A.
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Conoscere la propria tipologia di capello, insieme alla propria porosità, è FONDAMENTALE per determinare quali prodotti sono in grado di lavorare al meglio, ottimizzando così i tempi della routine (e le risorse finanziarie).
Capire la logica dietro alla classificazione del capello non è stato molto complicato, ma mi ci è voluto un po' per inquadrare il mio tipo.
Per ricordare meglio il tutto ho preso nota delle più diffuse classificazioni, come ad esempio quella di Andre Walker, che risulta però incompleta (non comprendeva 3C e 4C) rispetto ai più recenti orientamenti fondati su una maggiore conoscenza e consapevolezza sulla natura del capello riccio, in particolare quello afro, e slegati da fini commerciali/cultura mainstream.
La classificazione con maggior consenso contempla 4 tipi di (andamento del) capello:
(1) STRAIGHT - Liscio;
(2) WAVY - Ondulato;
(3) CURLY - Riccio;
(4) COILY – A spirale.
Segnalo che esiste una “classificazione biologica”, nata proprio sulla scia di quei più recenti orientamenti di cui vi parlavo sopra, in cui il capello Coily è il tipo 1, il Curly il tipo 2, il Wavy il tipo 3, il Liscio il tipo 4.
Il riccio afro viene spesso indicato anche come Kinky, ma vedo che sempre più operatori del Natural Hair Movement utilizzano questo termine per indicare non l'intera tipologia afro, ma un "disegno" (pattern) che può avere e mi trovo d'accordo.
Non a caso nella si fa spesso ricorso al concetto di kinky coily, ovvero spirale stretta.
Ciascun tipo di capello è poi suddiviso in tre possibili patterns a cui corrispondono delle lettere in progressione (A, B, C…) che indicano il “grado” di ampiezza dell’arricciatura.
Abbinando le componenti tipologia e pattern si ottengono queste distinzioni:
1A FINE/THIN STRAIGHT – Lisci fine e sottile
1B MEDIUM STRAIGHT – Liscio a corpo medio
1C COARSE STRAIGHT – Liscio spesso
2A SLIGHT WAVES – Onde leggere
2B SOFT WAVES – Onde morbide
2C DEFINED WAVES – Onde definite
3A CLASSIC CURLS – Riccio classico
3B SPIRAL CURLS – Riccio avvolto (a spirale ampia)
3C CORKSCREWS – Riccio a cavatappi
4A SLIGHTLY COILED – Lievemente a spirale
4B KINKY – Spirale Fitta
4C SUPER KINKY – Spirale super fitta
Io sono riuscita ad arrivare alla conclusione di essere un 4C, in quanto il mio capello è:
* Tipologia 4, quindi Riccio Afro;
* Pattern C, super kinky, perché a spirale molto stretta.
Voi siete riuscit* a classificare il vostro? Se siete ancora incerti vi lascio un’immagine utile per individuare le vostre coordinate.
Image: Design vector created by pikisuperstar
Prima di salutarvi vi ricordo che potete fissare con me una consulenza gratuita per imparare a scegliere i prodotti e per capire quali sono i procedimenti e le tecniche più adatte per la cura dei vostri capelli ricci e ricci afro.
Per prenotarvi scrivetemi a tips@naturangi.it
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Ho deciso di inaugurare questo Blog presentandomi e raccontandovi come sono arrivata ad aprire questo shop.
Sono Angela Haisha Adamou, italo-ghanese di Correggio, cittadina nel cuore della bella Emilia.
Laureanda in Giurisprudenza, mi occupo di Comunicazione e Marketing online da ormai cinque anni e aspiro a conciliare la passione per il settore dei media digitali e gli studi giuridici specializzandomi nell’ambito del cyber law (diritto dell’internet).
Sono fondatrice del brand NaturAngi, il cui viaggio è iniziato tra fine 2013 e inizio 2014.
Da subito questa realtà si è caratterizzata come mezzo di racconto della dignità e del valore della Bellezza Afro, dei capelli in particolare.
Come moltissime ragazze afrodiscendenti della mia generazione da bambina venivo sottoposta all’uso di creme chimiche liscianti, perché la teoria dominante voleva i nostri capelli ingestibili, non pettinabili, soggetti a rottura continua e incapaci di crescere.
A un certo punto però, vedendo online sempre più immagini di ragazze afroamericane, francesi e inglesi con i loro capelli afro naturali, ho iniziato a chiedermi: “Ma è possibile che non ci sia un altro modo?” – “Come mai loro riescono a sfoggiare orgogliosamente i loro capelli, mentre noi AfroRicciole italiane li facciamo “respirare” a malapena quattro settimane all’anno?” – “Perché loro riescono a curare il capello e viverlo come un vanto, noi come un difetto?”.
Molto incuriosita e con tanta voglia di risolvere questo vero e proprio grattacapo, nell’Ottobre 2013 iniziai a navigare sui siti di varie bloggers d’oltreoceano che avevano già da tempo riscoperto la bellezza della naturalezza dei loro capelli, per capire COME erano riuscite nell’impresa e alla fine, dopo circa tre mesi di ricerche, presi LA DECISIONE: abbandonare definitivamente trattamenti liscianti, che già da qualche anno applicavo molto più raramente, e passare al Naturale.
Nel Gennaio 2014, spinta dalle soddisfazioni che i miei capelli già mi davano e dallo stupore per la semplicità che richiedeva la loro cura rispetto alle aspettative, pensai di condividere la mia esperienza personale riportando tecniche, scoperte, successi e insuccessi (ebbene sì, bisogna condividere anche quelli) sperando di poter essere d’aiuto a chi voleva intraprendere questo percorso e di dar vita a un’interazione con le altre “avventuriere” Natural d’Italia.
Dopo poco tempo ho sentito l’esigenza di dare vita a una realtà complementare a Blog e Libro che fosse in grado di dare una riposta pratica e materiale alle tante informazioni teoriche che avevo fornito sino a quel momento.
A novembre 2019 ho quindi lanciato NaturAngi Headwear, la mia linea di accessori Curly Hair Friendly, handmade e made in Italy, realizzati in raso e altri tessuti selezionati e studiati per dare supporto quotidiano nella cura dei capelli ricci e afro.
Poiché serviva una “casa” su misura che ospitasse questo mio nuovo progetto, ho aperto online questo negozio online, che adoro definire una Petite Boutique.
Tutti in edizione limitata, i modelli sono confezionati a mano in tessuti e materiali che rispettano il capello e tengono lontane le insidie da “sfregamento” con cui combatte quotidianamente: effetto crespo, disidratazione, doppie punte, nodi, rotture, secchezza.
La produzione avviene in ottica SOSTENIBILE e NO WASTE: prediligo stoffe naturali e/o riciclabili e l'utilizzo di ogni tessuto è massimizzato, anche attraverso il recupero e il reimpiego degli scarti di lavorazione.
La QueeNA Shop sta diventando ciò che ho sempre sognato di costruire per fornire tutto ciò di cui le chiome ricce e afro hanno bisogno.
Lo studio continuo delle dinamiche di comportamento dei capelli ricci e ricci afro e le sempre più varie e specifiche esperienze pratiche mi hanno permesso di acquisire e ampliare le competenze necessarie per fare CONSULENZE a chi ha capelli ricci e vuole educarsi al corretto approccio nella loro cura.
Inoltre ho seguito lo sviluppo di alcune linee di cosmesi dedicate ai capelli ricci afro.
I momenti della mia attività che più adoro sono quelli in cui mi occupo delle mie clienti e tengo corsi e workshop perché mi permettono di dare massima attuazione alla mission del mio brand: educare al corretto approccio nella cura del capello riccio afro e (ri)abilitare l’immagine della donna afro come preziosa ambasciatrice di un concetto di Bellezza che deve essere sempre più inclusivo e in cui le bambine di oggi (ma anche quelle di ieri e di domani) possano rivedersi.
Sto lavorando alla creazione di uno spazio "fisico" dedicato e vi aggiornerò presto al riguardo!
Considero la narrazione un importantissimo strumento di rappresentazione di modi di essere poco presi in considerazione dalla concezione dominante e maggioritaria e azione.
È fondamentale che le nuove generazioni possano sentirsi attrici di un processo di rivoluzione culturale che passa anche dalla capacità di raccontarsi come portatori di diversità e unicità estetiche e penso che i capelli abbiano tanto da dire e raccontare.
A questo punto vi chiederete: ma perché il nome La Queen A?
È nato dal modo in cui mi chiama il mio compagno: Queen. Da Queen è passato a Queena, non so se la A stesse per Angela, però mi piaceva l’idea e ho creato il nick La Queen A, che si è poi evoluto in QueeNA dove NA sta per NaturAngi. Quindi: La Queen NaturAngi ;)
Svelato il mistero, il viaggio prosegue e se vorrete accompagnarmi ne sarò davvero felice.
Un abbraccio,
A.
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